(AGENPARL) – Roma, 09 gen – “Dopo le dichiarazioni di questa mattina riguardanti le cifre sulle famiglie interessate dal blocco degli fratti per finita locazione, verrebbe da chiedersi se il ministro Lupi stia dando i numeri, visti i dati di gran lunga superiori denunciati da tutti i sindacati degli inquilini. Ma davvero il governo Renzi pensa di risolvere il problema degli sfratti per finita locazione, riguardanti famiglie bisognose, con le briciole che ha stanziato nel bilancio statale? (altro…)
Archivio per la categoria ‘QUESTIONI NAZIONALI’
CASA: BARBERA (PRC), IL MINISTRO LUPI DA’ I NUMERI?
Pubblicato: 12 gennaio 2015 in comunicato stampa, QUESTIONI NAZIONALI, WELFARETag:anzian, casa, disabili, emergenza abitativa, finita locazione, governo renzi, maurizio lupi, minori, sfratti
SFRATTI, BARBERA (PRC): «SUBITO DISOBBEDIENZA CIVILE»
Pubblicato: 2 gennaio 2015 in comunicato stampa, QUESTIONI NAZIONALI, WELFARETag:disobbedienza civile, proroga, roma, sfratti, unione inquilini
(OMNIROMA) Roma, 02 GEN – «La mancata proroga del blocco degli sfratti per finita locazione riguardanti famiglie disagiate con anziani, minori e disabili a carico, è un fatto di inaudita gravità che si commenta da solo. Dovevamo aspettare un governo a guida Pd per assistere a quella che si annuncia come una vera e propria mattanza sociale, visto che ben 30 mila famiglie bisognose rischiano di finire sulla strada come animali. Neanche i famigerati governi di centrodestra avevano osato tanto». Lo dichiara, in una nota, Giovanni Barbera, esponente romano del Prc. (altro…)
UNIAMO LA SINISTRA DI ALTERNATIVA
Pubblicato: 16 gennaio 2014 in EVENTI, QUESTIONI NAZIONALITag:assemblea nazionale, austerity, crisi economica, europa, politica, sinistra di alternativa
Sabato 18 gennaio, dalle ore 11.00 fino alle 17.00, al Centro Congressi di Via Cavour 50a, vicino alla stazione Termini, a Roma, si terrà un’importante assemblea nazionale per iniziare a discutere su come unificare la Sinistra di alternativa nel nostro Paese e dare finalmente una rappresentanza politica al mondo del lavoro.
La crisi economica e le politiche di austerità, due facce della stessa medaglia, hanno determinato in questi anni un forte peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro nel nostro Paese. La frammentazione e l’indebolimento delle forze della Sinistra di alternativa hanno favorito tale situazione, esponendo le classi sociali meno abbienti e i ceti medi a un processo di impoverimento che non ha precedenti dal dopoguerra ad oggi.
CRISI, NON BASTA RIDURRE IL COSTO DEL DENARO
Pubblicato: 13 dicembre 2013 in ECONOMIA, QUESTIONI INTERNAZIONALI, QUESTIONI NAZIONALITag:bce, costo del denaro, deficit-spending, economica, mario draghi, moneta, politiche redistributive
Roma, 12 dic 2013 – “Il presidente della Bce, Mario Draghi, promette che i tassi di interesse rimarranno bassi per molto tempo. Lo scopo è quello di aumentare la liquidità monetaria nel sistema, incidendo sul costo del denaro, per stimolare l’economia reale. Misura che, però, rischia di avere ben pochi effetti in questa fase, in cui le aspettative inflazionistiche sono in diminuzione, se non si interverrà in maniera radicale con interventi di sostegno alla domanda di beni e consumi, tramite politiche redistributive a favore dei redditi più bassi e di deficit-spending. Insomma, proprio quelle misure che finora sono state duramente avversate dalla Bce e dai mercati finanziari”. (altro…)
DEBITO PUBBLICO, CRESCITA NON CAUSATA DA SPESA PUBBLICA
Pubblicato: 4 novembre 2013 in ECONOMIA, QUESTIONI INTERNAZIONALI, QUESTIONI NAZIONALITag:banca d'italia, banche centrali, bce, debito pubblioc, default, economia, euro, interessi, italia, mercati finanziari, poteri economici, spea statale, speculazione, unione europea
Roma, 4 nov 2013 – L’Italia pagherà 84 miliardi di euro di interessi passivi per l’anno 2013. Lo ha dichiarato la responsabile del Tesoro per la gestione del debito pubblico, Maria Cannata, nel corso di un intervista radiofonica al GR1 Rai.
Una cifra che, nonostante la riduzione dello spread, rimane ancora molto elevata, e peserà come un macigno sull’economia italiana.
Ben pochi sanno che la crescita del nostro debito pubblico non è stata determinata dalla spesa statale – come certa vulgata vorrebbe accreditare nell’opinione pubblica – ma dagli oneri che lo Stato paga per tale debito. Infatti, la spesa pubblica, al netto degli interessi pagati per il debito, è sempre stata al di sotto di quella degli altri paese europei e della stessa media dell’Unione Europea. (altro…)